Purtroppo, la finta malattia è un fenomeno più diffuso di quanto si possa pensare. Si tratta di inviare il certificato medico al lavoro anche se non si sta realmente male pur percependo ugualmente parte dello stipendio. Non è però finita qui, il finto malato non commette alcun reato se resta a casa secondo le cosiddette fasce orarie. Il finto malato che esce per fare gli affari suoi, va in vacanza, fa al spesa, fa compere, va in barca o addirittura svolge una seconda attività lavorativa, allora commette un reato. Le prove di queste violazioni possono esser raccolte da una agenzia investigativa Roma interpellata appositamente.
Malattia dopo le ferie
Una situazione che deve mettere la pulce nell’orecchio a un datore di lavoro è l’invio di malattia subito dopo le ferie. Un dipendente che prende ferie e poi “ci attacca” la malattia pare protiro abbia voglia di stare a casa senza rientrare al lavoro. Se il caso dovesse ripetersi più volte è arrivato il momento di farsi qualche domanda sull’onestà di questo dipendente.
Malattia dopo il weekend
Un altro caso in cui si dovrebbe iniziare a sospettare di un dipendente poco onesto è corretto è quando al mattia vien inviata a ridosso del weekend, primo o dopo il fine settimana. Quetta mossa è fatta per allungare il fine settimana e stare a casa qualche giorno in più. I finti malati sono un enorme danno per un’azienda perché percepiscono ugualmente parte dello stipendio anche se non sono realmente malati, lasciando indietro il lavoro che gli spetta.
Malattia dopo le feste
Infine, se il certificato di malattia del solito dipendente un po’ lavativo arriva subito dopo le feste, allora potrebbe esser il caso di chiamare una agenzia investigativa Roma che possa raccogliere prove fotografiche e video del dipendete finto malato che se ne va a spasso. Il materiale raccolto può esser poi utilizzato da un avvocato del lavoro. Spesso le denunce al medico del lavoro cadono nel vuoto perché troppo oberato di lavoro e non riesce a fare tutti i controlli del caso e quindi il detective privato è un’alternativa da prendere in considerazione.