La notte è da sempre affascinante, è un fenomeno naturale che si verifica tutti i giorni a causa della rotazione dell’asso terrestre. In questa fase il sole resta al di sotto dell’orizzonte e questo determina il verificarsi del sorgere e del calare del sole. Con la sua oscurità cattura sempre e comunque l’attenzione degli esseri umani. C’è chi la teme e chi ne è particolarmente attratto, la notte avvolge tutto, ma rende tutto più uguale. Per questo motivo la notte ha ispirato tantissime persone e pensieri da cui sono derivati aforismi versi di ogni tipo. Ti interessa questo argomento? Puoi approfondire e trovare tante altre notizie di tuo interesse sul sito ecodellalombardia.com.
Aforismi e pensieri sulla notte
La mancanza di luce incute sempre un po’ di timore. Il silenzio, le stelle e la luna sono da sempre una fonte di ispirazione per poeti, pensatori e grandi autori che ci hanno consegnato miriadi di pensieri legati al tema notturno. E’ sempre bello, prima di andare a dormire, mandare un pensiero a una persona cara o a chi si vuol bene per augurare la buonanotte o per far sentire la propria vicinanza anche solo con un messaggio prendendo ispirazione proprio da aforismi e pensieri di autori importanti. La notte, infatti, non deve per forza di cose far pensare al timore delle tenebre e all’oscurità.
La luna e le stelle, ad esempio, sono stati fonte di ispirazione per i poeti e proprio agli astri sono il primo elemento a cui ispirarsi durante la notte che può rivelarsi anche ricca di estremo romanticismo.
La pensa così Antoine de Saint Exupery, l’autore del tanto amato “Piccolo Principe” che ricorda la bellezza della notte come momento in cui ci si poteva dedicare all’ascolto delle stelle che gli ricordano ben cinquecento milioni di sonagli.
Dello stesso avviso è anche Victor Hugo, il cui pensiero si concentra proprio su questo elemento: c’è chi la notte vede solo il buio e chi si dedica alla meraviglia e allo stupore derivanti dall’ammirazione delle stelle. Ognuno in fondo ha sempre il suo modo di guardare la notte.
L’oscurità può far emergere anche un senso di rimpianto e di nostalgia e così ci si ritrova a pensare con più insistenza a un momento passato della vita. Emblematico in tal senso è il pensiero dell’autrice Virginia Woolf secondo la quale la malinconia non è altro che i suoni di una notte d’inverno.
La tranquillità notturna lascia poi spazio a domande sulla propria vita. Lo dice ad esempio Fabrizio Caramagna dato che la notte può essere un vero e proprio tesoro per chi sogna o un forziere vuoto per chi si fa domande.
Non si può poi non fare riferimento al momento in cui le tenebre lasciano pian piano spazio al ritorno delle luci del giorno. C’è sempre luce in fondo al buio e questo ha ispirato tantissimi pensieri. Torna anche in questo caso Victor Hugo che con poche e semplici parole ci ricorda che finirà anche la notte più buia e finalmente sorgerà il sole.